Ecco quando invece sono un campanello d’allarme e cosa può aiutarti a ricordare meglio.
Ti capita di cercare per tutta casa le chiavi che poi sono in borsa? E di vagare tra gli scaffali del supermercato sperando che la vista di un’etichetta ti faccia tornare alla mente cosa dovevi comprare? Non allarmarti: avere vuoti di memoria, dimenticando le cose più semplici e quotidiane, capita a tutti.
Quali sono le cause dei vuoti di memoria?
Molti “smemorati” temono che ci sia una correlazione tra avere problemi di memoria da giovani e sviluppare patologie come demenza o decadimento cognitivo nella terza età. Ma, in realtà, non c’è da allarmarsi.
Oggi siamo talmente bombardati di informazioni e stressati dalle tantissime cose da fare in pochissimo tempo, che la nostra capacità di ricordare ne può risentire. La memoria, infatti, è compartimentalizzata e dover continuamente ri-focalizzare l’attenzione su cose diverse può portarci a non ricordare tutto.
Avere vuoti di memoria, quindi, non implica necessariamente lo sviluppo di demenza in età anziana.
Ciò che deve farci preoccupare sono i vuoti di memoria associati ad altri disturbi. Come difficoltà nell’orientarsi in luoghi conosciuti, nel riconoscere le persone o nel ricordare cose molto consuetudinarie. Questi possono rappresentare i sintomi di una forma di demenza precoce, che però è rara e spesso genetica.
Non bisogna, inoltre, dimenticare che la causa della demenza vascolare è aterosclerotica, e quindi per prevenirla è importante occuparsi della salute del cuore.
Come prevenire i vuoti di memoria?
È stato dimostrato che seguire uno stile di vita sano migliora le nostre funzioni cognitive. La facoltà di ricordare può inoltre essere allenata, sia attraverso esercizi (come le parole crociate) sia imparando a focalizzare l’attenzione, concentrandosi su un compito e provando poi a spostare l’attenzione su un altro.